Manituana Haiku - Wu Ming intervista il poeta Rossano Astremo

A proposito di una riscrittura di Manituana in forma di poema, un haiku per ogni capitolo

Annuncia sul suo blog lo scrittore e poeta Rossano Astremo:
Tra i buoni propositi del 2008 ci sarà quello di portare a compimento un lavoro iniziato un po' di mesi fa, una sorta di riscrittura in versi di Manituana di Wu Ming. Dedicare ad ogni capitolo del libro un haiku. Racchiudere l'epicità di una storia corale nel breve respiro di un componimento poetico. Qui ve ne offro un'anticipazione, chiarendo che nella scelta dell'haiku e nel non rispetto della scansione sillabica che lo caratterizza faccio mie le parole di Jack Kerouac: "Un Haiku occidentale non ha da badare alle diciassette sillabe dal momento che le lingue occidentali non possono adattarsi al fluido sillabico giapponese. Suggerisco che l'Haiku occidentale si limiti a dire molte cose in tre brevi versi in qualsiasi lingua dell'Occidente".
A scopo illustrativo, Astremo ha pubblicato i primi 13 haiku, relativi al prologo e alla prima parte del romanzo. Per fare un esempio, al capitolo 34 corrispondono questi versi:
Nella traiettoria di arcobaleni opachi
I sogni invadono la mente
Gocce d'acqua sulle labbra di Joseph.
Intrigati da questo progetto, abbiamo deciso di intervistare il collega. Di seguito, il nostro scambio via e-mail. Come sempre, per la versione stampabile cliccate "Print" in calce a questa pagina.

05.01.08 · on interviste